Roma Ebraica: un Tour Originale

In questo articolo proponiamo un itinerario che tocca luoghi della Roma ebraica meno famosi di quelli normalmente suggeriti nelle guide ma non per questo meno pittoreschi e suggestivi.

Il nostro viaggio parte dalla riva destra del Tevere e, attraversando il ponte Garibaldi, porta ad ammirare Piazza delle Cinque Scole e il vicolo della Reginella, sostando presso l’originale libreria Il Museo del Louvre e il piccante spaccio di Peperita, per concludersi in bellezza a via del Portico d’Ottavia, dove si potranno degustare le specialità della Pasticceria Boccione e del ristorante kosher BellaCarne.

1) Ristorante Spirito Divino e l’antica sinagoga

A pochi passi dal Lungotevere Ripa, sulla riva opposta del fiume Tevere rispetto al Ghetto Ebraico, si trova un ristorante ospitato in un edificio dalla storia antichissima: si tratta del Ristorante Spirito Divino del vicolo dell’Atleta, che accoglie i suoi avventori in quella che fu, tra le tante cose, anche una sinagoga.

Infatti dopo l’età romana, ben prima che venisse istituito il Ghetto, la comunità ebraica era raccolta soprattutto sulla riva destra del Tevere dove fondò vicolo-atletamolte sinagoghe. Una di queste sorgeva appunto dove si trova ora il ristorante. La sinagoga, costruita nel XI secolo e poi distrutta da un incendio nel 1268, era stata fondata dalla longeva e nobile famiglia Anav, detta poi anche Piattelli, una delle più antiche famiglie della Capitale, portata a Roma da Tito per celebrare il suo trionfo nel 70 d.c. Il cognome Anav è attualmente uno dei più antichi cognomi italiani.

Al posto della sinagoga troviamo ora una pittoresca casa medioevale, con una colonna sui cui sono ancora visibili scritte in ebraico. Il sottosuolo è visitabile ed ancora oggi è visibile il pozzo per la raccolta delle acque per le abduzioni.

Il nome della via, vicolo dell’Atleta, deriva dal ritrovamento, nell’800, di un’antica statua che rappresentava, appunto, un atleta (Apoxyomenos) e che è oggi conservata nei Musei Vaticani. Prima di allora, però, la strada era detta vicolo delle Palme a causa della presenza di questa pianta che simboleggia proprio la Giudea.

2) Piazza delle Cinque Scole e la Fontana del Pianto

Attraversando il Tevere tramite Ponte Garibaldi, a metà strada tra via del Portico d’Ottavia e il Lungotevere de’ Cenci, troviamo Piazza delle Cinque Scole. Il nome della piazza ricorda un edificio che fungeva da sinogoga o meglio che ospitava cinque “sinagoghe”, ciascuna dedicata ad una diversa corrente dell’ebraismo. Infatti una delle regole istituite per gli ebrei del Ghetto vietava di edificare più di una sinagoga, anche se la popolazione proveniva da differenti parti d’Italia e del Mondo e seguiva, quindi, correnti diverse dell’ebraismo. Per ovviare a questo problema si decise di dividere l’edificio in cinque parti, ciascuna dedicata ad una corrente religiosa (Siciliana, Catalana, Castigliana, Scola Nuova e Scola del Tempio).

Al centro della piazza si trova la Fontana del Pianto, fatta costruire da papa Gregorio XIII nella seconda metà del ‘500 affinché anche gli ebrei potessero avere acqua e un elemento di abbellimento del Ghetto. La fontana era vicina ad un palo presso il quale gli ebrei venivano giudicati per i reati commessi e dove venivano messi all’asta i loro pegni. Il nome, però, non deriva dal ricordo dei difficili momenti di chi veniva giudicato, ma dal nome della Chiesa di Santa Maria del Pianto che si affaccia sulla piazza e che conserva un affresco ritenuto miracoloso poiché la Madonna in esso rappresentata avrebbe versato delle lacrime.

Durante i lavori di trasformazione del Ghetto, alla fine dell’800, la fontana fu tolta e solo nel 1930 fu rimessa nella piazza.

Digital StillCamera

3) Via della Reginella: uno spaccato del Ghetto 800esco

Dirigendosi da Piazza delle Cinque Scole verso via del Portico d’Ottavia, si raggiunge un ameno vicolo detto via della Reginella, una stradina che non faceva parte del Ghetto originario ma che fu inclusa grazie all’ampliamento del 1825 voluto da papa Leone XII. Il vicolo, oltre ad ospitare la splendida Sinagoga di Roma, è pittoresco e ben esemplifica le tipiche condizioni abitative degli ebrei del tempo.

Non si sa da cosa derivi il nome della strada, se dalla vicinanza ad un Tempio di Giunone Regina o in onore dell’abitazione di una certa Reginella, la più bella del rione.

vicolo della reginella ghetto di roma

4) Libreria Galleria Il Museo del Louvre: wunderkammer del ‘900

A via della Reginella, oltre la Sinagoga, è possibile visitare Il Museo del Louvre, una suggestiva fusione tra una libreria antiquaria e una galleria d’arte, come suggerisce giocosamente anche il suo nome.

La libreria prende ispirazione dalle wunderkammer, le “camere delle meraviglie” realizzate da ricchi e colti collezionisti di tutta Europa a partire dal medioevo e fino al ‘700. Le wunderkammer raccoglievano oggetti curiosi, stravaganti e rari in grado di stupire e colpire la fantasia dei visitatori.

Come le originali wunderkammer, così anche Il Museo del Louvre stupisce i visitatori con una ricca miscellanea di libri, manifesti, oggetti e fotografie rari e originali del XX secolo.

Soprattutto gli appassionati di fotografia vintage, ma anche tutti gli amanti dei libri, dell’antiquariato o semplicemente coloro che hanno voglia di “meravigliarsi”, apprezzeranno questa stravagante libreria che ospita spesso anche mostre di arte e fotografia.

Guarda la Gallery!

5) Peperita: per chi ama la piccantezza

A pochi passi dalla libreria Il Museo del Louvre, troviamo lo spaccio di Peperita, azienda che coltiva con metodo biologico/biodinamico ben 200 varietà diverse di peperoncino.

Presso lo spaccio di Peperita potrete trovare le migliori e più rare varietà di peperoncino, incluso l’Habanero, il più piccante del Mondo, ma anche una ricca varietà di insaporitori, condimenti e persino marmellate e creme di nocciola al peperoncino.

peperita al ghetto di roma

6) La Forneria Boccione

A via del Portico d’Ottavia, a pochi passi da BellaCarne, troviamo un piccolo forno, dall’apparenza spartana, anche dimessa se vogliamo, ma che in barba alle pasticcerie più sofisticate produce alcuni tra i migliori dolci di Roma.

Boccione è ufficiosamente chiamato il “forno del Ghetto” ma non per questo è conosciuto solo dagli ebrei romani; anzi, grazie al passaparola e alla segnalazione di numerose guide gastronomiche nazionali ed internazionali, è così famoso che non ha dovuto nemmeno porre un’insegna sul negozio.

I dolci del forno sono quelli della antichissima tradizione culinaria ebraica, rigorosamente kosher, e sembra che l’idea di adattarsi alla modernità, creando dolci nuovi, originali e magari esteticamente accattivanti, non abbia mai sfiorato i pasticceri.

Una decisione che paga, a quanto pare, visto che, complice le ridotte dimensioni del negozio, da Boccione c’è letteralmente la fila per accaparrarsi una razione di dolci kosher: biscotti, cornetti, brioches, crostate, amaretti.

L’offerta gastronomica è in realtà relativamente ristretta e costante poiché varia in base ai momenti della giornata e dell’anno religioso ma non si discosta mai dalla tradizione. Il prodotto forse più amato dagli avventori è la crostata di ricotta e marmellata di visciole ma anche la pizza ebraica raccoglie entusiastiche lodi.

L’unicità di Boccione sta proprio nell’antichità delle sue ricette dolciarie, che sono state tramandate oralmente sin dal medioevo da membro a membro della famiglia Boccione.

forneria boccione al ghetto di roma

Consigli per il Tour

La passeggiata che vi proponiamo non è particolarmente faticosa ma Roma, si sa, è piena di sanpietrini per cui munitevi di scarpe comode, possibilmente senza tacchi.

Inoltre considerate che alcuni dei luoghi proposti sono visitabili solo durante i giorni feriali del calendario ebraico, per cui evitate di programmare il tour per il sabato mattina (è shabbat!) o durante le festività ebraiche.

E per terminare in bellezza… (e in bontà)

Non c’è niente di meglio che terminare la passeggiata facendo onore all’autentica cucina kosher del Ristorante Kosher Grill BellaCarne che offre ai suoi ospiti tutta la bontà della cucina ebraica di tradizione mediterranea.

Approfitta dei menù per pranzo a soli 10€, 12€ o 15€ oppure goditi una rilassante cena kosher, magari accompagnata da un buon bicchiere di vino, sia Mevushal che non!

BellaCarne ti aspettiamo tutti i giorni, dal sabato a cena al venerdì a pranzo, dalle 12:00 alle 24:00!

ristorante kosher ghetto roma

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