Le leggi alimentari ebraiche sono le più antiche della storia e derivano dalle prescrizioni contenute nella Torah.
Scopriamo insieme le principali distinzioni tra animali puri e impuri.
Quadrupedi puri e impuri
I quadrupedi puri sono quelli non carnivori che hanno lo zoccolo fesso, ossia spaccato in due parti, e che sono ruminanti.
Affinché siano puri, gli animali debbono avere entrambe le caratteristiche.
Il cavallo, nonostante sia un ruminante, ha uno zoccolo privo di fessure ed è quindi impuro. Il maiale ha l’unghia della zampa fessa ma non rumina: afferma il Deuteronomio “il porco, perché ha l’unghia bipartita da una fessura, ma non rumina, lo considererete immondo. Non mangerete la loro carne e non toccherete i loro cadaveri; li considererete immondi.”
Sono impuri gli animali privi di zoccolo, come conigli e lepri, i non ruminanti, come le scimmie, i già citati suini (maiale e cinghiale) e gli equini.
Sono puri alcuni ovini, caprini, bovini, e antilopini (gazzella, camoscio etc.) ed anche la giraffa (che mastica il bolo ed ha lo zoccolo fesso) benché questa non sia consumata nei tempi moderni.
Volatili puri e impuri
Per quanto riguarda i volatili, il Deuteronomio, ossia il 5° libro della Torah Ebraica, cita con precisione quali siano quelli impuri, ossia animali notturni e rapaci come gufo e avvoltoio; per questo, in teoria, tutti i volatili non inclusi nella lista sono puri, tuttavia si preferisce consumare solo gli uccelli commestibili secondo tradizione ebraica.
Animali marini puri e impuri
Anche per quanto riguarda le specie marine esistono delle limitazioni: è possibile consumare solo pesci dotati di squame e pinne e le cui squame siano facilmente rimovibili dalla pelle dell’animale.
Questo esclude automaticamente crostacei, molluschi e frutti di mare, il pesce spada nonché tutti gli animali marini di forma inconsueta, come coda di rospo o l’anguilla nonché i mammiferi marini come il delfino e la balena. Esclude anche lo storione, le cui squame sono difficili da togliere e di conseguenza le sue uova, ossia il caviale. Anche lo squalo è impuro, ma non perché non abbia squame, come si crede, ma perché queste sono minuscole e difficilissime da togliere. Le aringhe e le sardine, le cui squame crescono nel corso della vita, e il tonno, che perde le squame quando viene pescato, sono invece permessi dalla tradizione rabbinica. E’ anche permessa la bottarga realizzata con uova di pesci puri.
Per accertarsi di consumare pesce kosher, si dovrebbe acquistarlo sempre con la pelle, in modo da poterne riconoscere con certezza le caratteristiche. Inoltre il pesce puro non dovrebbe essere stato a contatto con quello impuro. Ovviamente questo comporta una serie di difficoltà nell’acquisto e nel consumo di pesce non specificamente kosher, soprattutto se non intero ma già tranciato e porzionato, come nel caso del tonno. A differenza di quanto disposto per i quadrupedi, è invece consentito consumare il sangue dei pesci.
Altri animali puri e impuri
Sono vietati roditori, insetti, anfibi (rane e rospi) e rettili, lo struzzo e animali che si nutrono di altri animali, vivi o già carogne.
Applicazione e riflessioni sul Kosherut
L’insegnamento delle norme alimentari è insegnato ai bambini sin da piccoli, che apprendono così la disciplina e la temperanza. Queste regole sono fondamentali per l’identità ebraica e, benché impegnative, rappresentano un arricchimento dello spirito del popolo ebreo. Sin da quando D-o vietò di consumare il frutto proibito, gli ebrei hanno sempre posto molta enfasi sull’autocontrollo alimentare.
Grazie alle regole del Kosherut, ci viene ricordato che la cucina è come il tabernacolo, mentre il tavolo è l’altare. La dimensione sacra, quindi, entra ogni giorno nella vita dell’ebreo credente.
Una cosa è certa: al ristorante BellaCarne, la carne è controllata al 100%, è kosher ed è buona… ti aspettiamo per metterci alla prova, scopri il ristorante!