Macellazione Kosher, nel rispetto degli animali.

Il ristorante BellaCarne utilizza solo carne macellata e preparata secondo i precetti della Kosherut. Solo seguendo con scrupolo le normativa alimentare ebraica, la carne potrà essere considerata kosher (idonea/adatta) e distinguersi così da quella treifa, ossia non-adatta.

Ma tralasciamo per un momento l’iter di macellazione per concentrare l’attenzione su un argomento molto importante e sconosciuto ai più: il rispetto degli animali nella macellazione kosher.

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Macellazione Rituale Ebraica

La macellazione kosher è una macellazione di tipo rituale, la Shecḥitah.

A differenza di quello che alcuni credono, la macellazione kosher presuppone un profondo rispetto per l’animale.

La legge alimentare ebraica richiede infatti che gli animali destinato al macello, oltre a dover essere perfettamente sani, debbano essere trattati con estrema cura prima della macellazione (“con rispetto e compassione”  recita la prescrizione): sono esclusi atti finalizzati a maltrattarli, spaventarli o mettere in pratica azioni coercitive.

Nello stesso senso va interpretato il divieto di consumare il sangue delle bestie, poiché il Pentateuco -termine che designa i primi 5 libri della Torah – afferma che la vita è nel sangue (“nessuna persona tra voi mangi sangue perché la vita di ogni carne è il sangue, nel sangue sta la vita“). Per questo motivo è necessario che l’animale venga dissanguato prima di essere consumato.

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E’ vero che l’animale non viene preventivamente stordito al momento della macellazione, ma ciò non equivale a dire che l’animale soffrirà al momento dell’uccisione: la recisione della gola con un coltello affilatissimo e con un movimento estremamente veloce e privo di esitazioni assicura che l’animale perda subito conoscenza e si dissangui in modo rapido.

A garantire la correttezza del gesto è il fatto che esso può eseguito solo da un macellaio rituale (lo schochet), un ebreo religioso appositamente addestrato e autorizzato dalle autorità rabbiniche. Nella macellazione non rituale, invece, il taglio non è necessariamente unico e rapido.

Sempre nel rispetto dell’animale, è richiesto che venga accarezzato, tranquillizzato e di solito bendato perché non si impaurisca alla vista del coltello. E l’uccisione avviene in luogo pulito da ogni traccia di sangue, in modo tale che non lo veda e non ne senta l’odore. E’ inoltre proibito macellare un animale di fronte ad altri animali, così pure macellare durante lo stesso giorno un animale e il suo piccolo.

Prima di essere appeso e sezionato, l’animale macellato ritualmente deve essere morto, a differenza di quanto accade nella macellazione non-rituale che prevede la sospensione e la sezione dell’animale anche quando è ancora in vita.

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Per tutto quanto sopra detto, la macellazione kosher è senz’altro più rispettosa per l’animale e meno violenta di molti tipi di macellazione che vengono attuati nel mondo, in particolare a livello industriale.

La macellazione kosher: qualche riflessione.

Senza ribadire l’importanza della Kosherut per la cultura e l’identità ebraiche, notiamo come la macellazione rituale, nel suo complesso, eviti di trasformare l’uccisione di un animale, per quanto giustificata dalle necessità alimentari, in un atto meccanico e ripetitivo, in cui grado di delicatezza verso l’animale varia in base al buon cuore di chi lo esegue.

Infatti il solo stordimento dell’animale, la cui utilità è oltretutto dubbia, non determina una minore sofferenza, soprattutto se non accompagnato da tutta una serie di prescrizioni come il mantenere gli animali in perfetta salute, il non maltrattarli né macellarli in serie uno di fronte all’altro, nonché il non sospenderli e sezionarli fino a che non siano effettivamente morti.

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La macellazione kosher, invece, proprio grazie al suo carattere rituale e religioso, garantisce che vengano rispettate una serie di regole che non offendono la dignità dell’animale ed anzi la valorizzano in quanto dignità di una creatura di D-o cui risparmiare sofferenze inutili: “La shechitah si impone come un atto educativo che deve far pensare, che comunque non deve far dimenticare la crudeltà dell’azione” (R. Di Segni, Guida alle regole alimentari ebraiche).

Non da ultimo, notiamo come la scrupolosità della macellazione kosher, a cominciare dal controllo preventivo e successivo della salute dell’animale, aumenta le garanzie di qualità della carne nei confronti del consumatore.

D’altra parte, è questo il motivo per cui, anche al di fuori degli ambienti ebraici, sempre più consumatori preferiscono consumare prodotti alimentari kosher, divenuti ormai sinonimo di controllo rigoroso e, dunque, di qualità.

La Carne del Ristorante BellaCarne è la sintesi di tutto ciò, con un ingrediente in più: la filiera corta. E’ infatti la stessa proprietà del Ristorante, attraverso la Kosher Delight, a fornire la gustosa carne kosher, certificata anche dalla Teudà concessa dalla Comunità Ebraica di Roma. Ora non ti resta che venire a trovarci!

 

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