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Il museo ebraico di Roma ricorda Elio Toaff

Dal Primo Maggio fino al 31 Settembre, si terrà una mostra al Museo Ebraico di Roma, dedicata ad un grande personaggio della cultura italiana ed ebraica, Elio Toaff. Saranno protagonisti alcuni dei suoi scritti inediti e provenienti dal suo archivio privato, per ricostruire tramite episodi intimi del Rabbino Emerito, la sua biografia, la sua attività instancabile profusa nel dialogo ebraico-cristiano e gli sforzi per ricostruire la comunità dopo la seconda guerra mondiale.

Al taglio del nastro di “Shalom Moreno”, il nome dato alla mostra, sono state moltissime le personalità della politica e della comunità ebraica presenti: il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni, l’ambasciatore di Israele Naor Gilon e il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini e l’assessore Paolo Masini a rappresentare il comune di Roma.

La Mostra

La mostra, curata da Lia Toaff e Serena di Nepi, è stata inaugurata il 30 Aprile, giorno in cui Elio Toaff avrebbe compiuto 100 anni. Il suo titolo, “Shalom Moreno”, è stato scelto richiamando la sua lunga attività di rabbino capo che svolse per la comunità ebraica romana: infatti Moreno significa Maestro.

La collezione esposta ricostruisce la vita famigliare, gli studi, l’esperienza della guerra e dell’antifascismo: diversi gli scritti che testimoniano il suo sforzo per ricostruire la comunità ebraica dopo le sofferenze subite durante la seconda guerra mondiale, come altrettante sono le lettere che ricordano la sua dedizione alle esigenze della comunità: a testimoniarla è, per esempio, la richiesta della costruzione di scuole ebraiche o anche quella con cui chiese lo spostamento della maturità del ’56, che furono fissate il giorno di Shabbat.

E ancora protagoniste tante altre testimonianze in cui si può evincere il desiderio di Elio Toaff di costruire un dialogo costruttivo con tutte le religioni, in particolar modo con la Chiesa: storico fu infatti l’incontro in sinagoga con Papa Wojtyla con cui ebbe un rapporto di amicizia sincera.

Chi era Elio Toaff

Elio Toaff nacque a Livorno nel 1915 sotto la guida di suo padre, Alfredo Toaff, Rabbino della città. Fece appena in tempo a laurearsi in giurisprudenza e in teologia presso il Collegio Rabbinico, prima dell’inasprirsi delle leggi razziali fasciste che non permettevano agli ebrei di potersi laureare.

Dopo essere sfuggito diverse volte alla cattura per mano nazista grazie all’aiuto del parroco della vicina Chiesa e di altre famiglie cristiane che lo supportarono nei diversi cambi di identità, entrò nella Resistenza per cui fece parte fino al termine della guerra.

Nel 1951 diventò Capo Rabbino della città di Roma: durante il suo mandato, che durò per più di 50 anni, ebbe sempre chiare le necessità della comunità cercando di instaurare dei rapporti costruttivi con il mondo cattolico. Riuscì in quest’ultimo intento durante il pontificato di Giovanni Paolo XXIII, in cui ci fu la storica dichiarazione di Nostra aetate, in cui la religione cattolica riconobbe il popolo di fede ebrea come amico e fortemente legato alla fede cristiana.

Orari e Biglietti

Il museo fino al 15 settembre osserverà i seguenti orari di apertura:

Il biglietto comprende l’ingresso al museo comprensivo della visita guidata:

Per i disabili e i bambini sotto i 10 anni l’ingresso sarà gratuito.

Come arrivare al Museo

L’ingresso alla mostra si trova in Via Catalana. Venendo da Termini puoi facilmente raggiungere la zona in autobus prendendo la linea H.

E se vuoi terminare la tua visita alla mostra con un buon piatto a base di carne kosher, vieni a trovarci a Via Portico d’Ottavia, a due passi dal Museo Ebraico. Ti aspettiamo!