Lo Shavuot è la seconda delle festività ebraiche (con Pesach e Sukkòth) dei “Tre pellegrinaggi”, che commemora la consegna a Mosè da parte di D-o della Torah, quei Dieci Comandamenti che hanno poi costituito le basi dell’etica occidentale.
Un episodio fondante, a suggellare l’avvenuta liberazione del popolo ebreo da oltre 40 anni di schiavitù egiziana: guidato da Mosè che lo ha salvato, il popolo si dirige verso la Palestina e durante il tragitto si ferma presso il Monte Sinai, un’alta montagna a sud dell’omonima Penisola. E’ sulle sue pendici che D-o, durante un periodo di 40 giorni e 40 notti, consegna a Mosè la Legge, ossia i Dieci Comandamenti, incisi col Suo dito su due tavole di pietra (dette Tavole della Legge).
E’ questo straordinario avvenimento, fondamentale per tutto l’Occidente dei secoli a venire, che viene ricordato attraverso la festa di Shavuot, che dura un giorno in Israele e due giorni fuori Israele.
Shavuot significa “settimane” e si riferisce al fatto che viene celebrato 7 settimane dopo Pesach, ossia la Pasqua Ebraica. Pur non avendo nulla a che fare con la Pentecoste Cristiana, la festività di Shavuot è spesso chiamata Pentecoste Ebraica poiché “pentecoste” significa “vacanza di 50 giorni“, ossia i giorni che intercorrono tra il primo giorno di Pesach e lo Shavuot.
Shavuot è anche una festa legata alla mietitura, che nell’antico Israele si svolgeva durante un periodo di 7 settimane che terminava, appunto, con la celebrazione di Shavuot.
Come per altre culture contadine, la mietitura era per gli ebrei un momento di grande gioia collettiva, in cui si raccoglieva finalmente il frutto del duro lavoro dei mesi precedenti. Nello Stato di Israele, questo legame tra Shavuot e la mietitura è sentito ancora in maniera forte.
Se Pesach commemora la ritrovata libertà materiale, ossia la fuga dall’odiosa schiavitù in Egitto, Shavuot commemora la scelta, da parte del popolo ebreo, di accettare l’insegnamento divino, obbedendo alle sue leggi.
Con Shavuot, si ripete il giuramento reciproco tra il S-gn-r- e il popolo ebraico.
Se nei tempi antichi, a Shavuot gli ebrei si recavano presso il Tempio di Gerusalemme per offrire, in ringraziamento a D-o, animali e primizie del raccolto, oggi altre diversi riti e tradizioni dello Shavuot vengono portate avanti dalle comunità ebraiche di tutto il mondo.
Il ristorante BellaCarne, con la sua volontà di svolgere un ruolo di aggregatore della comunità ebraica di Roma, è sempre disponibile a fare da teatro a occasioni di aggregazione nel corso di Shavuot!